Conviene affidarsi ad un consulente finanziario indipendente?

Conviene affidarsi ad un consulente finanziario indipendente?

Per capire e apprezzare il valore aggiunto della consulenza finanziaria indipendente nel corso del tempo, vediamo come strumenti finanziari apparentemente equivalenti, che generano lo stesso rendimento annuo e applicano commissioni di diversa entità, producono risultati notevolmente differenti.

Una breve premessa su cosa significa essere “indipendenti” nel mondo del risparmio. Indipendenza significa non essere legati a nessuna banca o intermediario “mandante”, non perseguire altri interessi oltre a quelli del cliente, non avere un catalogo di prodotti “da vendere” per percepire provvigioni, non avere piani commerciali/budget di produzione da rispettare. Di conseguenza, in un processo di investimento, un consulente indipendente predilige utilizzare strumenti efficienti, affidabili e a basso costo.

Un consulente indipendente ha un unico obiettivo, ottimizzare il rendimento del portafoglio compatibilmente con il profilo di rischio del cliente, per massimizzare la sua soddisfazione.

Gli strumenti più diffusi non sono tutti uguali, purtroppo. Recenti indagini della Banca d’Italia[1] e dell’Ivass[2] hanno constatato che in Italia, un fondo comune a gestione attiva costa mediamente l’1,8% all’anno e il costo di un investimento assicurativo oscilla fra il 2,5% e il 3,5% all’anno. Un ETF invece, ha un costo nettamente inferiore, che oscilla fra lo 0,10% e lo 0,50% all’anno.

Nel mondo del risparmio uno strumento non vale l’altro, si può essere al contempo ottimi risparmiatori ma pessimi investitori se non si segue un metodo efficace e una gamma di strumenti efficienti.

Per capire meglio come strumenti apparentemente equivalenti possano generare nel tempo risultati notevolmente differenti, quantifichiamo precisamente l’impatto che i costi possono avere sul rendimento di un investimento a lungo termine.

Si supponga di investire un capitale di 100.000€ per 30 anni con un rendimento annuo composto del 5%. Con una commissione di gestione dello 0,30% (Fondo A), alla scadenza si avrà un montante di 396.643 €, che scenderà a 257.271 € se la commissione di gestione è pari all’1,80% (Fondo B) e scenderà a 209.756 € se la commissione di gestione è pari a 2,5% (Fondo C).

 

 

Ora calcoliamo la somma delle commissioni che sono state prelevate alla fonte ogni anno per tutta la durata dei tre investimenti:

Fondo A: 35.550 € commissioni totali pagate in 30 anni

Fondo B: 174.923 € commissioni totali pagate in 30 anni

Fondo C: 222.437 € commissioni totali pagate in 30 anni

Impressionante osservare come l’investimento nel Fondo C generi un monte commissioni (222.437€) superiore al montante finale (209.756€).

Per completezza, vediamo anche le differenze su due orizzonti temporali minori:

 

Impatto dei costi dopo 20 anni:

 

Impatto dei costi dopo 10 anni:

Un consulente finanziario indipendente prediligerà sempre per i propri clienti soluzioni simili al Fondo A, che consentono di risparmiare decine di migliaia di euro di commissioni superflue per incrementare la soddisfazione del cliente, che sarà ben felice di pagare in modo trasparente una parcella equa al proprio consulente indipendente, un vero e proprio alleato nel complesso mondo del risparmio.

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Sono l’unico consulente finanziario indipendente operante in Sardegna, regolarmente iscritto all’albo consultabile sul sito organismoocf.it.

La consulenza finanziaria indipendente è un servizio per risparmiatori visionari, che vogliono stare al passo con i tempi e ottenere di più dai propri risparmi.

[1]Polizze multiramo e unit linked, l’altolà dell’Ivass: niente veli sui costi, IlSole24Ore, 4 novembre 2020
[2]Il costo totale dei fondi comuni di investimento, Questioni di economia e finanzia n.391, Banca d’Italia 2017

AVVERTENZE
La pubblicazione del presente documento non costituisce attività di sollecitazione del pubblico risparmio. Le informazioni ed ogni altro parere resi nel presente documento sono riferiti alla data di redazione del medesimo e possono essere soggetti a modifiche. Dr. Marco Tatti non deve essere ritenuto responsabile per eventuali danni, derivanti anche da imprecisioni e/o errori, che possano derivare all’utente e/o a terzi dall’uso dei dati contenuti nel presente documento. Dr. Marco Tatti non assume responsabilità in merito al trattamento fiscale degli strumenti illustrati I pareri espressi da Dr. Marco Tatti prescindono da qualsiasi valutazione del profilo di rischio e/o di adeguatezza e sono da intendersi come “Ricerche in Materia di Investimenti” ai sensi dell’art 27 del Regolamento congiunto Consob e Banca Italia del 29 ottobre 2007 redatte a titolo esclusivamente informativo e non costituiscono in alcun modo prestazione di un servizio di consulenza in materia di investimenti, il quale richiede obbligatoriamente un’analisi delle esigenze finanziarie e del profilo di rischio specifici del singolo utente/cliente, né costituiscono un servizio di sollecitazione in genere all’investimento in strumenti finanziari. Nel caso in cui l’utente intenda effettuare qualsiasi operazione è opportuno che non basi le sue scelte esclusivamente sulle informazioni indicate nel presente documento, ma dovrà considerare la rilevanza delle informazioni ai fini delle proprie decisioni, alla luce dei propri obiettivi di investimento, della propria esperienza, delle proprie risorse finanziarie e operative e di qualsiasi altra circostanza.

Cosa sono gli ETF?

Cosa sono gli ETF?

Gli ETF, acronimo di Exchange Traded Fund, sono una particolare tipologia di fondi comuni di investimento negoziati in Borsa come dei normali titoli azionari, pertanto coniugano i vantaggi dei fondi comuni con quelli delle azioni. Si tratta di fondi a gestione passiva che hanno l’obiettivo di replicare l’andamento di un determinato indice sottostante, chiamato benchmark. Questa caratteristica permette agli ETF di avere dei costi molto contenuti, talvolta ridotti del 75% rispetto ad un tradizionale fondo comune a gestione attiva appartenente alla stessa categoria.

Per offrire lo stesso rendimento dell’indice di mercato sottostante, gli ETF creano un portafoglio che replica gli elementi costituitivi dell’indice stesso, acquistando direttamente i componenti dell’indice sottostante o utilizzando contratti derivati (swap). Gli ETF consentono di costruire, con piccoli importi e in modo molto semplice, portafogli in grado di soddisfare molteplici obiettivi di investimento e rendono possibile, anche a piccoli risparmiatori, l’accesso diretto ad alcuni mercati altrimenti difficilmente raggiungibili, come i mercati emergenti.

Acquistando la quota di un ETF è possibile prendere posizione in tempo reale su un indice di mercato. A differenza dei fondi comuni tradizionali, il cui valore viene fissato generalmente a fine giornata, è possibile conoscere il valore di un ETF in ogni momento durante le ore di negoziazione.

Perché gli ETF sono prodotti vincenti

Costi contenuti

I bassi costi rappresentano il principale punto di forza degli ETF. La replica passiva permette di realizzare una gestione a costi decisamente inferiori rispetto alle gestioni patrimoniali, ai fondi comuni tradizionali o alle gestioni dei prodotti finanziari assicurativi. L’investitore ha chiara la commissione totale annua applicata alla fonte, esemplificata nel TER (Totale Expense Ratio) che in media risulta pari allo 0,30% per gli ETF, all’1,8% per un fondo comune a gestione attiva[1] in Italia e al 2,5% nel caso di un investimento assicurativo[2].

Massima diversificazione

Quando si acquista anche una sola quota di un ETF si ha un’esposizione immediata a un paniere di azioni/obbligazioni che può contenere centinaia di titoli, pertanto il rischio e i costi dell’investimento diminuiscono notevolmente perché, per avere lo stesso livello di diversificazione, non è necessario acquistare singolarmente tutti i titoli che compongono il paniere. Maggiore diversificazione significa minor rischio.

Trasparenza

In ogni momento è possibile conoscere sia il valore dell’ETF sia l’esatta composizione del paniere sottostante, facilitando notevolmente la scelta dell’ETF più adatto alle proprie esigenze di asset allocation.

Flessibilità

Un altro punto di forza degli ETF è la loro capacità di adattarsi a differenti esigenze di investimento. Il risparmiatore ha la possibilità di utilizzarli per operazioni aventi qualsiasi orizzonte temporale, anche se la loro efficienza è sicuramente massimizzata nel lungo termine. Inoltre, sono degli ottimi strumenti da utilizzare anche per operazioni di capitalizzazione (PAC-Piani di Accumulo del Capitale). La flessibilità dell’investimento in ETF è data dal fatto che gli ETF non prevedono periodi minimi di detenzione, penali di riscatto anticipato e vincoli di altra natura.

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Nel prossimo articolo sarà affrontato un altro argomento di sicuro interesse: cosa è necessario sapere per selezionare l’ETF più adatto alle proprie esigenze? Non te lo perdere.

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Non esitare a contattarmi per fare una chiacchierata senza impegno.

 

[1] Il costo totale dei fondi comuni di investimento, Questioni di economia e finanzia n.391, Banca d’Italia 2017
[2] [2]Polizze multiramo e unit linked, l’altolà dell’Ivass: niente veli sui costi, IlSole24Ore, 4 novembre 2020

AVVERTENZE
La pubblicazione del presente documento non costituisce attività di sollecitazione del pubblico risparmio. Le informazioni ed ogni altro parere resi nel presente documento sono riferiti alla data di redazione del medesimo e possono essere soggetti a modifiche. Dr. Marco Tatti non deve essere ritenuto responsabile per eventuali danni, derivanti anche da imprecisioni e/o errori, che possano derivare all’utente e/o a terzi dall’uso dei dati contenuti nel presente documento. Dr. Marco Tatti non assume responsabilità in merito al trattamento fiscale degli strumenti illustrati I pareri espressi da Dr. Marco Tatti prescindono da qualsiasi valutazione del profilo di rischio e/o di adeguatezza e sono da intendersi come “Ricerche in Materia di Investimenti” ai sensi dell’art 27 del Regolamento congiunto Consob e Banca Italia del 29 ottobre 2007 redatte a titolo esclusivamente informativo e non costituiscono in alcun modo prestazione di un servizio di consulenza in materia di investimenti, il quale richiede obbligatoriamente un’analisi delle esigenze finanziarie e del profilo di rischio specifici del singolo utente/cliente, né costituiscono un servizio di sollecitazione in genere all’investimento in strumenti finanziari. Nel caso in cui l’utente intenda effettuare qualsiasi operazione è opportuno che non basi le sue scelte esclusivamente sulle informazioni indicate nel presente documento, ma dovrà considerare la rilevanza delle informazioni ai fini delle proprie decisioni, alla luce dei propri obiettivi di investimento, della propria esperienza, delle proprie risorse finanziarie e operative e di qualsiasi altra circostanza.

Servizio GRATUITO Easy Check Up

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Ecco cosa devi fare:

1.  Contattami per dirmi che vuoi usufruire gratuitamente del servizio[1]

2.  Inviami per email o whatsapp l’elenco dei prodotti che hai in portafoglio oppure inviami il file del tuo dossier titoli aggiornato che puoi scaricare dall’home banking della tua banca. In quest’ultimo caso puoi cancellare tranquillamente i dati sensibili, come gli importi del capitale investito, il saldo del conto corrente ecc.

3.  Entro pochissimo tempo ti trasmetterò un report di facilissima lettura contenente le seguenti informazioni:

▶️ Totale delle commissioni medie annue applicate alla fonte ogni 100.000€ di capitale investito

▶️ Costo reale di un portafoglio equivalente a quello in essere costruito con strumenti efficienti a basso costo

▶️ Quantificazione del risparmio reale conseguibile annualmente e a 10/20/30 anni

Prima di contattarmi vorresti capire come si manifesta nel tempo il valore della consulenza finanziaria indipendente?
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[1] Dopo aver preso visione dell’informativa sulla privacy e dell’informativa precontrattuale su www.futuralab.it

 

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